Dove e come viaggiare? Ultimo aggiornamento

Cerchiamo di fare chiarezza, dove è possibile viaggiare? Come? Ultimo aggiornamento del 21 Marzo.

L’emergenza Covid-19 (coronavirus) causa molte limitazioni negli spostamenti in Italia e all’estero. Fermo restando che la situazione è in continua evoluzione, e che quanto scriviamo è valido ora che stiamo scrivendo questo articolo, ma potrebbero esserci cambiamenti e nuove restrizioni o un alleggerimento delle stesse nelle prossime ore.

Ecco un riassunto per orientarsi, ti invitiamo sempre e comunque a valutare in maniera consapevole la situazione e a mettere la propria salute prima di ogni altra necessità, per ulteriori chiarimenti potete mettervi in contatto con noi o verificare la situazione sul sito Viaggiare sicuri e/o International Air Travel Association (IATA).

Questa pagina è stata aggiornata l’ultima volta il 21 marzo 2021. Per quanto ci risulta, le informazioni di questa pagina erano corrette al tempo della pubblicazione. 

Per ora viaggiare è complicato, se non addirittura impossibile, ma questo non significa non poter fare progetti futuri. Ci auguriamo che articoli come questo possano aiutare a pianificare la vostra prossima esperienza.

Quando si potrà viaggiare di nuovo in tutta libertà? Rispondere a questa domanda risulta davvero difficile. A marzo 2021 ci troviamo in una nuova ondata di contagi in Italia e nel mondo, vedendo richiudere i confini regionali e anche internazionali di diversi Paesi, raggiungibili solo con motivazioni specifiche, tamponi e quarantene. La situazione però è in continua evoluzione e districarsi tra i decreti e le normative non è sempre facile, quindi in questo articolo abbiamo cercato di raccogliere le risposte ad alcune domande comuni che i viaggiatori si stanno ponendo rispetto al viaggio in questo particolare momento. 

Scopri di più: Le news di Vviaggi dal mondo dei viaggi

Stato di emergenza in Italia fino al 30 aprile 2021. Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle Ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, del 12 marzo 2021, del 13 marzo 2021 e del 27 febbraio 2021, sono ricomprese in area:

  • Bianca: NESSUNA
  • Gialla: NESSUNA
  • Arancione (REGIONI A RISCHIO MODERATO): Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, PA Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle Aosta, Sardegna e Molise
  • Rossa (REGIONI AD ALTO RISCHIO): Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, PA Trento, Piemonte, Puglia, Veneto.

Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni; Il 3, 4 e 5 aprile 2021su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse. In generale, sono vietati gli spostamenti tra una regione e l’altra e il coprifuoco resta in vigore, con divieto di spostamento dalle 22 alle 5.

Ma al di fuori dei nostri confini come sono le condizioni? Di seguito trovate le risposte alle domande più comuni che i viaggiatori si pongono rispetto al viaggio in questo periodo.

Lo sapevi che esiste anche una zona blu? Scopri di più: La zona blu di MSC Crociere

Va infatti sottolineato che, pur essendo in zona rossa, il governo ha chiarito che si ha sempre la possibilità di viaggiare ed è consentito:

  • VIAGGI DI TURISMO NEI PAESI DELL’ELENCO C (salvo restrizioni nei paesi di destinazione)
  • IMBARCARSI SU NAVI DA CROCIERA
  • VOLARE ALLE CANARIE CON ALPITOUR
MSC GRANDIOSA NON HA MAI SMESSO DI NAVIGARE IL MEDITERRANEO

Quando si potrà viaggiare di nuovo in Europa?

Di fatto è già possibile dal 15 giugno 2020, data in cui i Paesi europei hanno riaperto i confini interni e ripristinato la libera circolazione nell’area Schengen. La gestione delle frontiere è però di competenza di ciascun Paese per cui, nonostante le raccomandazioni del Consiglio UE, diversi Paesi hanno deciso in autonomia a chi riaprire e a chi no e l’Italia è tra questi.

Ma possibile viaggiare in Europa? Secondo l’ultimo, in vigore fino al 6 aprile 2021, coloro che si recano in Europa (Paesi dell’elenco C) o che vi transitano, oltre a compilare un’autodichiarazione, devono obbligatoriamente sottoporsi a test molecolare o antigenico prima della partenza, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo. Coloro che provengono dai Paesi dell’Elenco C e che entrano/rientrano in Italia, in caso di mancata presentazione dell’attestazione relativa al test molecolare o antigenico prescritto, sono sottoposti a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria. 

Abbiamo preparato nuovi itinerari in Italia, scopri di più: Vacanze green, natura, impatto zero e sostenibilità

Di seguito alcuni esempi, tra quelli che ci vengono più richiesti:

In Francia non è più in vigore il lockdown ma un coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 18.00 alle 6.00. A partire da domenica 31 gennaio 2021, le autorità francesi sconsigliano fortemente gli ingressi da Paesi UE. In ogni caso, le autorità francesi richiedono l’esibizione di un TEST MOLECOLARE (PCR) DA EFFETTUARE NELLE 72 ORE PRECEDENTI LA PARTENZA PER LA FRANCIA. Il test antigenico non è accettato.

A partire dal 2 novembre sono vietati i pernottamenti per turismo in Germania. Il Ministero della Salute tedesco ha disposto controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio” (la lista delle aree “a rischio” può essere consultata qui). In tale lista è inclusa l’Italia.

A tutti viaggiatori in arrivo nel Regno Unito viene richiesto di compilare un formulario online prima dell’arrivo ai controlli di frontiera, in cui si chiede un indirizzo specifico e un numero di telefono al quale i viaggiatori possano essere contattati; di effettuare un isolamento cautelare  di 5 o 10 giorni (maggiori informazioni qui); di esibire all’imbarco l’esito negativo di un test effettuato nei 3 giorni precedenti la partenza. Si può partire per il Regno Unito solo per comprovati motivi di lavoro, salute, studio, assoluta urgenza, rientro presso il domicilio, l’abitazione o la residenza. Divieto di ingresso in Italia per coloro che abbiano soggiornato/transitato in Regno Unito nei 14 giorni precedenti al tentativo di ingresso in Italia. Le eccezioni riguardano chi ha residenza anagrafica in Italia o quelle che si trovano in stato di assoluta necessità. 

Vi raccomandiamo di consultare sempre la Scheda Paese di interesse su Viaggiare Sicuri e il sito Re-open EU per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle autorità locali.

Lo sapevi che esiste anche un pacchetto per le Canarie? Scopri di più: Yes, we can! Alpitour presenta il protocollo che, in massima sicurezza, ti permette di volare alle Canarie a partire dal 27 Marzo

FUERTEVENTURA IN MASSIMA SICUREZZA CON ALPITOUR? YES, WE CAN!

Bisogna fare il tampone di ritorno dall’estero?

La risposta è sì, bisogna fare il tampone dopo un viaggio all’estero. Il decreto ha stabilito che chi entra/rientra in Italia dall’estero (anche dopo un transito) debba anche:

a) presentare un’attestazione di essersi sottoposto, nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia, a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;

in alternativa

b) sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (ove possibile) o entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.

Attenzione però perché non tutti avranno la possibilità di sottoporsi al test in aeroporto poiché è possibile fare solo un certo numero di test al giorno e solo in determinate fasce orarie. Chi non rientra nel test rapido in aeroporto dovrà rivolgersi alle strutture sanitarie locali. In generale, il nostro consiglio è quello di effettuare il tampone in loco nelle 72 ore prima del rientro o di prenotare il tampone già diversi giorni prima del rientro in Italia contattando le rispettive ASL di riferimento. 

Quando si potrà viaggiare di nuovo nel resto del mondo? Viaggi extra UE sono aperti al turismo?

Dopo il blocco verso la totalità dei Paesi extra-europei per motivi di turismo, con il decreto del 7 agosto 2020 si è finalmente aperto uno spiraglio. Da questa data infatti, ai cittadini italiani (ed europei) si sono aperte le frontiere di alcuni Paesi extra-europei (anche per turismo). Al momento questi Paesi sono: Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia, nonché gli ulteriori Stati e territori a basso rischio epidemiologico. Chi rientra in Italia da queste nazioni però, deve sottoporsi a isolamento fiduciario (quarantena di 14 giorni) e sorveglianza sanitaria, con l’obbligo di compilare l’autodichiarazione. Per raggiungere la propria destinazione finale in Italia inoltre può farlo solo con mezzo privato (è consentito solo il transito aeroportuale, senza uscire dell’aerostazione). Come avete capito, sono molti i vincoli per tornare a viaggiare di nuovo che però garantiscono sicurezza a tutto il popolo.

Per tutto il resto del mondo (ossia, gli altri Paesi extra-europei) gli spostamenti rimangono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Al momento non sono quindi consentiti spostamenti per turismo e al rientro in Italia è necessario sottoporsi a isolamento fiduciario (sempre di 14 giorni) e sorveglianza sanitaria, e compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro. La propria destinazione finale in Italia è inoltre raggiungibile solo tramite mezzo privato.

Anche in questo caso, la rimozione delle limitazioni agli spostamenti dall’Italia verso alcuni Paesi non esclude che questi Paesi possano ancora porre dei limiti all’ingresso. Come per i Paesi europei, vi raccomandiamo di consultare sempre la Scheda Paese di interesse su Viaggiare Sicuri per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali. 

Bisogna fare la quarantena di ritorno dall’estero?

La quarantena è d’obbligo di ritorno dai Paesi Extra-europei (con alcune eccezioni, vedi il Regno Unito): tutti i viaggiatori che rientrano in Italia sono sottoposti a isolamento fiduciario obbligatorio di 14 giorni e a sorveglianza sanitaria. 

È consigliabile prenotare un viaggio nel 2021?

Quando si potrà viaggiare all’estero senza restrizioni? Vorremmo potervi dare una risposta univoca ma, come capirete, ci sono troppe variabili in ballo. Pensare a una vacanza futura è una scelta molto personale, che potrebbe però rivelarsi decisamente intelligente. Molte compagnie aeree, così come diverse strutture alberghiere, stanno infatti adottando politiche di prenotazione e di rimborso estremamente flessibili per consentire ai clienti di pianificare un viaggio a prezzi vantaggiosi. Perché non approfittarne? Ormai abbiamo capito che la parola d’ordine di questo 2021 è flessibilità quindi… perché non lasciarsi trascinare un po’ dagli eventi? Se tutto va bene potremmo ritrovarci a festeggiare l’estate su una spiaggia caraibica e non sarebbe affatto male. A voi la scelta, cari viaggiatori!

Quando si potrà viaggiare FAQ

Questa è una situazione in rapido sviluppo, nel frattempo cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti di chi intende viaggiare dentro o fuori i propri confini nazionali: Devo fare la quarantena se torno da un Paese Europeo/Schengen? Non bisogna fare la quarantena dopo un viaggio in Europa se non in mancata presentazione dell’attestazione relativa al test molecolare o antigenico prescritto, con risultato negativo.Devo fare il tampone se torno da un Paese Europeo/Schengen?

La risposta è sì: obbligo di tampone in Italia al ritorno dall’Europa.Al momento, quali Paesi extra-europei sono aperti per turismo? I Paesi extra-europei aperti per turismo sono: Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia. Per questi Paesi dell’Elenco D sono consentiti spostamenti dall’Italia senza necessità di motivazione ma vige l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria di 14 giorni al ritorno.

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