Racconti di viaggio: Gloria – Singapore

Luglio 2019 – 4 giorni

Modernità e tradizione possono convivere nella stessa città? Sì se siamo a Singapore.

Se dovessi scegliere una città del sud-est Asiatico in cui vivere, sceglierei senza dubbio la città delle orchidee rosa. Città-Stato sulla punta della penisola Malese, mi ha colpito subito per il suo aspetto multietnico…basta pensare che i cartelli sono tradotti nelle 4 lingue ufficiali! Passeggiando per le strade della città si incontrano, infatti, luoghi di culto buddisti, induisti, cristiani e islamici che sembrano coesistere in modo armonioso. L’aspetto multietnico si nota anche nella cucina…seppur non ricordo di aver provato piatti tipici, sarà impossibile non trovare qualcosa che vi piaccia!

Appena scesa dall’aereo, ho avuto la sensazione di essere atterrata in un giardino, immensi spazi verdi e tantissime orchidee, fiore nazionale, che sembravano darmi il benvenuto. Dall’aeroporto, si riesce facilmente a raggiungere il centro con la metropolitana: moderna, pulita e soprattutto puntuale. In ottima posizione, vicino la fermata della metro, arrivo finalmente nel mio hotel: il Carlton City Hotel Singapore. Da quì, è facile muoversi facilmente anche a piedi, situato nello storico quartiere di Tanjong Pagar, si raggiunge in pochi minuti la coloratissima Chinatown e Raffles Place. Molto apprezzata la piscina all’aperto con terrazza solarium, spazio ideale per rilassarsi a fine giornata o perché no per godere delle prime luci del mattino prima di partire alla scoperta della città. 

Il primo giorno a Singapore, l’ho dedicato alla visita del quartiere Arabo, particolare e variopinto, chiamato Kampong Glam. Il palazzo del sultano, insieme alla maestosa moschea, ne sono il simbolo. Le grandi cupole dorate, sembrano per un attimo ricordarmi il palazzo del sultano di Aladdin…che meraviglia! Purtroppo ai turisti è consentito entrare solo fino ad un certo punto, ma già basta per farmi immaginare la bellezza degli interni della moschea. Proseguendo, arrivo in una strada gremita di negozi, è la strada dei vecchi mercati arabi, oggi Arab Street. Losguardo si perde tra i tanti tessuti appesi, tappeti colorati, pellami e tanti altri oggetti d’artigianato…impossibile non comprare qualcosa!

Non mancano posti dove trascorrere la serata, da Boat Quavy a Clarke Quay…vere e proprie zone dedicate alla movida. Se avete nostalgia di casa, o se avete solo voglia di divertirvi, qui troverete locali turistici di ogni tipo…da provare una sera!

Il secondo giorno, è dedicato ad una tappa fondamentale: il giardino botanico, regno delle famose orchidee. E’ sicuramente una delle mie tappe preferite dell’intero viaggio, simbolo di questa città moderna che non trascura affatto la natura. Si tratta di un parco, suddiviso in aree tematiche diverse all’interno quel quale si può ammirare la collezione di orchidee più grande del mondo…addirittura ci sono quelle a forma di animale.

La natura lascia spazio alla modernità in Ochard Road: una strada intera di enormi centri commerciali, così grandi che alcuni sono collegati da veri e propri ponti. Un giro dentro almeno in uno di questi è assolutamente consigliato. L’odore degli incensi accesi mi anticipa che sto per incontrare una nuova cultura. Il tempio di Sakya Muni Buddha Gaya checontiene una statua di Buddha alta 15 metri e qui i più temerari possono girare la ruota della fortuna per conoscere il proprio futuro…io l’ho fatto! Quando il sole sta per calare e le luci della baia iniziano ad illuminare i grattacieli, suggestivo è il giro sulla ruota panoramica più alta dell’Asia: la Singapore Flayer. Mezz’ora circa per godersi dall’alto un tripudio di colori mentre la notte si Singapore si accende piano piano.

Dalla Singapore Flayer, si accede direttamnete al Marina Bay Sands: l’iconico hotel con 3 grattacieli su cui poggia il famoso Sands SkyPark, su cui è possibile accedere, anche se non si è ospiti dell’hotel, e avere una veduta a 360° dello skyline di Singapore. Da lì è possibile vedere anche gli alberi del Gardens By the Bay. Interessante anche di giorno ma è sicuramente più suggestivo di sera con le luci accese.

Arriviamo al terzo giorno, che ho deciso di trascorrerlo in uno dei parchi divertimento più belli di tutta l’Asia: Gli Universal Studios sulla Sentosa Island. Facile da raggiungere con i trasporti pubblici, io ho scelto il Sentosa Express che arriva direttamente nella stazione più vicina agli Studios.

Se volete divertirvi e tornare all’infanzia, è il luogo adatto grazie al tripudio di spettacoli di intrattenimento, negozi, ristoranti tutto legato al tema dei film hollywoodiani…ma non solo, è anche il parco delle montagne russe più alte del mondo!

L’ultimo giorno a Singapore, prima di andare in aeroporto, sono entrata nel mondo di Chinatown!

Appena uscita dalla metro, si è aperta davanti a me una strada piena di locali in cui si preparavano e vendevano cibi tradizionali cinesi…l’atmosfera era davvero autentica. Tra una moltitudine di gente che entrava e usciva da un negozio all’altro, vedo alla fine della strada, imponente, il tempio Buddista Buddha Tooth Relive, una vera opera d’arte dove i tetti bianchi e rossi sembrano dipinti.

Il profumo delle orchidee, l’ombra dei grattacieli giganti, gli edifici coloniali e i quartieri multietnici, rendono questa città davvero unica.

Se dovessi descrivere questo viaggio a Singapore con un’immagine, sceglierei un coloratissimo puzzle.

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